martedì 7 aprile 2015

Aldo Busi - Aforismi e Frasi Celebri









Scrittore Italiano

(25 Febbraio 1948)

 

Che baracconata, la normalità. 

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Chi condivide una vita a due nello stesso appartamento, sappia che presto l'unico trait d'union sarà l'amministratore dello stabile.

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Il più grande difetto dello scrittore vivente è di non essere ancora morto. Io appartengo alla categoria dei Melville, degli Wilde: reietti finché sono in vita. 

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Non ho paura del sesso, non ho paura dei sentimenti, non ho paura dei miei desideri.

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Bisogna essere profondamente anticlericali.

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Per far sì che sia come la prima volta, non incontratevi mai una seconda.

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Io credo che voi, nella vostra autonomia, siate assolutamente preziosi e che io non possa darvi niente per migliorarvi, perché sono assolutamente contrario a chi vuole raddrizzare le gambe ai cani.

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Più cerco di gettare qualcuno nelle braccia di un amico, più vorrebbe buttarsi nelle mie. Forse lo faccio apposta. 

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Scrivere un romanzo è l'unica possibile teoria dello scrivere. Tutto il resto riguarda o il leggere o è gettone di presenza. 

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Si mente nella vita, non nel racconto che se ne fa. 

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Nessuna ingiustizia o persecuzione sociale sarà mai all’altezza del mio peccato più imperdonabile, che non è l’omosessualità, ma la comodità.

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Tutto è un modo di interpretare una realtà che non c'è più: si interpreta non la realtà ma la realtà ideale secondo un potere, ed è questo che è molto deludente.

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Perché mai dovrei desiderare di essere Flaubert quando ho la fortuna di essere Aldo Busi?

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Le vere personalità sono quelle inventate: non c'è grandezza dove non c'è autoviolenza

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Non accontentatevi della felicità, aspirate alla serenità. 

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Non si mettono le mutande alle parole. 

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L'Italia legale, dall'industria all'università, dalla cultura alla politica, era un immenso bacino geografico di ladrocinii. Si falsificava la vita in tutta omertà per meglio depredarla, asservirla, depistarla.

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Non filtra più il sentimento. Qua siamo diventate delle macchinette da confessione e da benedizione. Viviamo nella cultura della morte, e io odio la cultura della morte.

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Chi non è scrittore non sa che farsene delle teorie sulla scrittura, chi lo è non ne ha bisogno. 

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Chi snatura le parole, snatura la realtà – degrada ogni possibile naturalezza dei sentimenti. 

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Chi vive intensamente non ha tempo per l'eternità. 

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Ci sono centinaia di telefonini, migliaia di suonerie, e niente da dirsi. 

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Come c'è del merito nell'infelicità, c'è dell'intelligenza nell'essere felici. 

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Essere molto belli è come essere molto intelligenti: una menomazione sociale.

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Non è l'occasione che fa l'uomo ladro, ma l'uomo che fa l'occasione.

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Diciassette anni di questo pontificato ci ha rovinato tutto l'umanesimo rinascimentale e ci ha mandato indietro rispetto a ogni criterio di modernità.

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La forma è il linguaggio. La mia sostanza sta nella mia forma. Il fatto che la mia forma sia sbagliata per lei, Ventura, e per la maggior parte degli italiani vuol dire a maggior ragione che io la forma non la cambio. Questa nazione è indietreggiata di 15 anni anche per colpa vostra. Voi dovete essere ricoverati. Sentite quelli che avete mandato sull'Isola con me. Non è una novità per me non essere capito. Purtroppo sono tutti come Federico Mastrostefano. Non c'è più cultura. Il Paese è morto. (Isola dei Famosi)

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Bisogna che i topi, come i fascisti, ritornino nelle fogne.

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Io sono di sinistra, se ci fosse una sinistra a parte la mia. Ma non c'è. Perché una volta che il potere è al potere, cioè una volta che l'aspirazione al potere diventa realtà e realizzazione, diventano tutti di destra.

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Non c’è peggior disonesto di colui che si dà anima e corpo all’onestà per farla franca.

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L'unico simbolo ammissibile in una scuola pubblica, o in un tribunale, è questa bellissima spirale del DNA umano, e quella è veramente internazionale, universale.

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Al mondo ci sono così tanti tipi di donne che se dovessi elencarli tutti finirei subito.

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Io penso che si deve continuare a pensare che se anche nessuno ti ama, gli altri tra di loro si amano.

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L'affetto intellettuale è il più bel dono che ci si può fare.

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Ci sono onesti che sono onesti ma non per questo meno appariscenti.

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Ho smesso di scrivere romanzi per ragioni politiche, perché in Italia, a differenza che in Inghilterra e in Francia specialmente, il successo è sempre decretato dalla omologazione a gruppi di potere.

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Le superstizioni sono la vera religione del popolo, mica il cattolicesimo o l'islamismo!

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Io ho bisogno di amore intellettuale, di partecipazione attiva e in prima persona; ho bisogno di altro coraggio, non posso sempre e soltanto produrmelo da me.

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La fortuna è un attimo, la vita è tutto il resto. 

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La vostra vera natura è sempre un'altra. Ma perché non l'avete mai usata una sola volta in vita vostra? 

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