martedì 7 aprile 2015

Arthur Conan Doyle - Aforismi e Frasi Celebri









Scrittore, Medico e Poeta Scozzese

(Edimburgo 1859 – Crowborough 1930)

 

 

Senza immaginazione, la paura non esiste.

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Non faccio mai eccezioni. Un'eccezione dimostra la falsità della regola.

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Tra il grottesco e l'orribile non vi è che un passo.

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Il modo migliore per recitare una parte è quello di viverla.

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È facile per chi sta al sole predicare a chi rimane nell'ombra.

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Siamo abituati al fatto che gli uomini disprezzino ciò che non comprendono.

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Il lavoro è il miglior antidoto alla tristezza.

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Alcuni fatti dovrebbero essere soppressi o, almeno, bisognerebbe osservare un giusto senso delle proporzioni nel trattarli.

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Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare.

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È un errore gravissimo quello di formulare ipotesi prima di avere tutti gli indizi. Distorce il giudizio.

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Le piccole cose sono infinitamente le più grandi.

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Il tocco supremo dell'artista è sapere quando fermarsi.

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È uno strano fisico, il mio. Non ricordo di essermi mai sentito stanco per il lavoro, e invece l'ozio mi sfinisce.

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È la stupidità piuttosto che il coraggio che ti fa negare il pericolo anche quando lo hai davanti.

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Due fiumi possono avere la stessa sorgente, eppure possono essere uno limpido e l'altro torbido.

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In nove casi su dieci la statura di una persona si può calcolare dalla lunghezza del suo passo.

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Una volta eliminato l'impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità.

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Il ripudio delle nostre stesse parole è il più grande sacrificio che ci viene richiesto dalla verità.

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Dicono che il genio consista in un’illimitata capacità di aver cura dei dettagli.

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Il crimine è una cosa comune. La logica è rara. Tuttavia è sulla logica che dovresti insistere.

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Non c'è nulla di più innaturale dell'ovvio.

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Eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.

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Non posso vivere se non faccio lavorare il cervello. Quale altro scopo c'è nella vita?

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La singolarità è quasi invariabilmente un indizio. Quanto più un crimine è banale e comune, tanto più difficile è comprenderlo.

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